Punti
Centro Didattico Naturalistico di Basovizza
Creato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il centro è gestito da personale specializzato del Corpo forestale regionale. È dedicato all'educazione ambientale con l'obiettivo di far conoscere ecosistemi, flora e fauna dell'area carsica e regionale a studenti, cittadini e turisti.
- Basovizza, 224
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Visitabile
Chiesa degli Armeni
La Chiesa della Beata Vergine delle Grazie viene costruita nel 1859 per la Congregazione dei Padri Mechitaristi, cattolici di rito armeno stabilitisi qui all’epoca del Porto Franco. Degli arredi originali resta un dipinto donato da Massimiliano d’Asburgo, allora inquilino della vicina Villa Lazarovich.
- Via dei Giustinelli, 7
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Visibile dall'esterno
Chiesa dei SS. Sebastiano e Rocco
La prima chiesa dedicata a San Sebastiano viene costruita nel 1365 sul fondo sequestrato alla famiglia Ranfo dopo una congiura sventata. Nel 1543 viene sostituita da quella attuale, dedicata anche a San Rocco, protettore contro la peste. Nel 1768 viene esposto qui il cadavere di Johann Joachim Winckelmann.
- Via San Sebastiano, 3
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Visibile dall'esterno
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Consacrata dai Gesuiti nel 1682, è l'unica chiesa barocca cittadina. L’ampio interno è diviso in tre navate, ospita ben otto altari e cela una serie di misteriosi sotterranei. La maestosità della facciata è ben sottolineata dalla scalinata che la annuncia, di costruzione molto più recente (1956).
- Via del Collegio, 6
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Visitabile
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Edificata dal 1627 con l'annesso Collegio dei Gesuiti, la chiesa, dedicata dalla venerazione popolare alla Madonna della Salute, sorgeva nel cuore della città antica, nascosta alla vista fino allo sventramento di Cittavecchia (1934-38) e alla costruzione della scalinata (1956).
- Piazzetta San Silvestro
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Visitabile
Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo
La chiesa più grande della città, progettata in stile neoclassico dall’architetto Pietro Nobile, viene consacrata nel 1849. Le sei colonne ioniche sostengono il timpano che è decorato con le statue dei martiri triestini: San Servolo, Santa Eufemia, San Giusto, San Sergio, Santa Tecla e Sant'Apollinare.
- Piazza Sant'Antonio Nuovo
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Visitabile
Chiesa Evangelica Luterana
Effetto del regime di Porto Franco è la forte presenza di commercianti e funzionari tedeschi in città, tanto che la comunità evangelica di confessione augustana è legalmente costituita già nel 1778. La chiesa in stile neogotico, consacrata nel 1874, è opera dell'architetto Christian Zimmermann di Breslavia.
- Largo Panfili, 1
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Visitabile
Chiesa Greco Ortodossa di San Nicolò
Costruita dopo la separazione delle due comunità ortodosse locali, è affacciata sul golfo per ribadire il legame della comunità con la madrepatria e con la fonte delle sue fortune commerciali: il mare. Consacrata nel 1787, viene ridisegnata intorno al 1820 in stile neoclassico da Matteo Pertsch.
- Riva Tre Novembre, 7
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Visitabile
Cimitero cattolico di Sant'Anna
Nel 1825 la città, cresciuta, ha bisogno di una nuova area cimiteriale che sostituisca il Colle di San Giusto. A Sant'Anna, accanto a quello cattolico, sorgono i cimiteri ebraico, evangelico, greco e serbo-ortodosso e militare. Degni di nota il colonnato monumentale e l'Ara dei Caduti della Grande Guerra.
- Via dell'Istria, 206
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Visitabile
Cimitero ebraico
Il primo luogo di sepoltura ebraico (1446-1843) è un terreno a destra di Via del Monte, sul Colle di San Giusto. Nel 1843 il Comune assegna alla comunità un fondo attiguo al camposanto cattolico di Sant'Anna, che diventa il nuovo e attuale cimitero ebraico. Notevoli le tombe monumentali di fine Ottocento.
- Via della Pace, 4
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Cimitero evangelico-luterano e anglicano
Spostato nel 1843 in Via della Pace, il piccolo campo santo con l’attiguo Cimitero anglicano accoglie sobrie sepolture di nomi illustri, come Stanislaus Joyce, fratello dello scrittore irlandese James, il console e scrittore Charles Lever, il tormentato pittore triestino morto suicida Arturo Fittke.
- Via Valdemaro Slavich, 2
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Visitabile
Cimitero ex militare
Forse il cimitero più cosmopolita. Lungo il muro, tombe di ufficiali austroungarici; dietro una siepe, 33 sepolture di soldati britannici morti all’epoca del Territorio Libero di Trieste (1946-54). Qui riposa Diego de Henriquez, collezionista di reperti bellici cui è dedicato il Museo della Guerra per la Pace.
- Via della Pace
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Visitabile
Cimitero greco-ortodosso
Costruito come quello serbo nel 1829, è riconoscibile dall'ingresso monumentale con colonnato dorico. Sulle lapidi si leggono i nomi dell'élite economica triestina, noti in città per averne fatto la fortuna ed esserne diventati parte, prestati a vie e palazzi: Carciotti, Economo, Sofianopulo, Xydias, Cumano.
- Via della Pace, 3
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Visitabile
Cimitero islamico
La cupola con in cima la mezzaluna segnala l’unico cimitero interamente musulmano d’Italia, costruito nel 1849. Dal portone con arco a ferro di cavallo si vedono la cappella-depositorio e il pozzo per il lavaggio rituale dei defunti. Per visitarlo è necessario chiedere le chiavi al Consolato turco.
- Via della Pace
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Visitabile
Cimitero serbo-ortodosso
È il primo campo santo che si incontra salendo via della Pace. Tra le molte croci in pietra, si notano lapidi con raffigurate àncore e insegne attinenti la navigazione, che rivelano la vocazione marinara, oltre che commerciale, delle genti balcaniche giunte a Trieste.
- Via della Pace, 1
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Civico Aquario Marino
L'Aquario - scritto in forma latina - accoglie pesci originari dell'Adriatico. È stato realizzato nel 1933 con un sistema a ciclo aperto: l'acqua prelevata dal mare viene pompata in cima alla torre da dove, per caduta, è distribuita alle vasche. Se è torbida, perciò, è solo segno che c'è mare mosso.
- Molo Pescheria, 2
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Visitabile
Civico Museo d'Arte Orientale
I quattro piani di Palazzetto Leo, lascito di una famiglia patrizia, accolgono dipinti, abiti, fotografie, porcellane, oggetti in avorio e in lacca, armi e armature e persino aquiloni. Tra i pochi musei orientali italiani, quello di Trieste spicca per le stampe fra cui la celeberrima Grande onda di Hokusai.
- Via San Sebastiano, 1
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Visitabile
Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan
La Casa del Combattente, con il Civico Museo del Risorgimento e il Sacrario e la cella di Guglielmo Oberdan, inaugurati il 29 aprile 1934, sorgono sull'area un tempo occupata della Caserma Grande austriaca. I grandi affreschi di Carlo Sbisà raffigurano i volontari giuliani e dalmati alla Grande Guerra.
- Via XXIV Maggio, 4
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Visitabile
Civico Museo Sartorio
La villa settecentesca ampliata in epoca neoclassica, appartenuta alla ricca famiglia di origine sanremese che commerciava in granaglie, diviene nel 1949 Civico Museo Sartorio grazie alla generosità dell'ultima erede. Nell'ampio giardino crescono alberi secolari tra i quali un imponente cedro del Libano.
- Largo Papa Giovanni XXIII, 1
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Visitabile
Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl
Fondato dall’editore musicale Carlo Schmidl (1859-1943) che ha lasciato alla città le sue collezioni, documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal ‘700. Ne fanno parte il Fondo Giorgio Strehler, donato dagli eredi del grande regista triestino, e un centro di documentazione di livello internazionale.
- Via Rossini, 4
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Visitabile
Civico Orto Botanico
Fondato nel 1842 è organizzato per settori tematici: Piante spontanee, da appartamento, ornamentali, magiche, alimentari, utili; Giardino dei semplici; Fiori di loto; Giardino formale; Tinte d’erbe – Sezione piante Tintorie; L’orto dei veleni – sentiero piante velenose; Percorso Geopaleontologico.
- Via Carlo de Marchesetti, 2
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Visitabile
Colle di San Giusto
Cuore della città: originariamente era la sede del castelliere, primo insediamento umano, poi foro romano, quindi area che riunisce cattedrale e castello dedicati al patrono San Giusto e ospita i ricordi dei caduti nelle guerre novecentesche, il Parco della Rimembranza e il monumento di Antonio Selva.
- Piazza della Cattedrale
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Visitabile
Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”
Dal 1932 in Palazzo Rittmeyer opera il conservatorio dedicato alla memoria del violinista e compositore piranese del Settecento. Vi si tengono corsi rivolti a tutti, dai quelli per principianti fino alla formazione dei docenti. Molto apprezzati i concerti degli allievi. Ospita una bibliomediateca.
- Via Carlo Ghega, 12
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Visitabile
Consolato britannico prima dell'arrivo di Burton
Il predecessore di Burton al consolato britannico di Trieste è lo scrittore irlandese Charles Lever, romanziere molto prolifico che all’epoca è considerato addirittura un concorrente di Charles Dickens nell’accaparrarsi il pubblico dei giornali domenicali che pubblicano romanzi a puntate.
- Via del Lazzaretto Vecchio
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Non più esistente
Contrada di Cavana
Cavana in origine è quartiere di pescatori e marinai, magazzini e squeri. Nel Medioevo è cinto da mura e dotato di porta di accesso. Nell'antico magazzino del sale, ora sede di una banca, si vendevano anche pesce e olio. Dopo l’abbattimento del ghetto di Riborgo negli anni '30 molti ebrei si trasferiscono qui.
- Via di Cavana
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Visitabile
Contrada di Crosada
Incrocio di vie strette e irregolari, case ravvicinate di tre o quattro piani. Ci troviamo nel cuore di Cittavecchia dove ogni epoca ha lasciato il suo segno, dai manufatti romani, come il terrazzamento di Via dei Capitelli atto a sorreggere la domus di Via Barbacan, fino al pozzo seicentesco.
- Via Crosada
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Visitabile
Contrada di Rena
Attestato dal 1326, è il quartiere medievale più densamente popolato di Trieste. Le case, abbarbicate al Teatro Romano, all'epoca lo avevano cancellato dalla fisionomia urbana ma la memoria popolare continuava a mantenerne memoria nel toponimo Rena, cioè arena.
- Piazza Tor Cucherna
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Visitabile
Depositi Siot
La Società Italiana Oleodotto Transalpino (SIOT) viene costituita nel 1964 nei pressi dell'area in cui sorgeva la raffineria Aquila e realizza decine di enormi serbatoi circolari per il greggio. La Baia di Muggia è il principale scalo petrolifero italiano e il secondo nel Mediterraneo.
- Via Muggia, 1 San Dorligo della Valle - Dolina (Italia)
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Visitabile
Edicola di Virgilio Giotti
Virgilio Schönbeck (1885-1957) in arte Giotti è uno dei maggiori poeti di Trieste e ha scelto il dialetto come mezzo espressivo. Nei suoi versi Trieste è scrigno di colori, affetti, ricordi. Nel 1919, per breve tempo, ha qui una rivendita di libri e giornali, presto dismessa perché invece di vendere regala.
- Via San Sebastiano
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Non più esistente
Elettra Sincrotrone Trieste
Vanto della Città della Scienza, Elettra Sincrotrone Trieste è un centro di ricerca internazionale multidisciplinare di eccellenza, specializzato nella generazione di luce di sincrotrone, di laser ad elettroni liberi di alta qualità e nelle sue applicazioni nelle scienze dei materiali e della vita.
- Strada Statale 14, km 163,5 - Area Science Park, 34149 Basovizza TS
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Visitabile